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Tutti i CD

Rosa Emilia Dias
Madrigal
2018

 

Con l'aiuto di alcuni (ottimi e affermati) amici musicisti, Rosa Emilia e Giovanni Buoro realizzano un lavoro affascinante, guidato dalla voce di lei e sottolineato dalle chitarre di lui. Questo "Madrigal", pur realizzato alle nostre latiudini, si inserisce a pieno diritto nel panorama, ormai quasi iconografico, della música popular brasileira, snodandosi in un clima di assoluta spontaneità e rilassata concentrazione. Scegliere tra i temi d'autore e per lo più originali qui contenuti è operazione che investe il gusto personale. Proviamo con "Infância", incantevole, sospesa e palpitante, "Sonhando mundo", una nuvola estatica e leggera, "Andar direito", un frizzante sambinha dai pensieri positivi e "Le tue mani vicino a me", tattile e passionale canzone d'amore, versione italiana di "Suas mãos". Nella classica "Tristorosa" la voce di Rosa si concede a un piano solitario. Desiderio di purezza e orizzonti lontani permeano "Mantra da praia", che flirta con un accattivante xote nordestino. "Arvore magica" è una romantica riflessione caipira su liriche del poeta Cacaso, "Filhotes" una tenue e tenera ode dedicata ai figli, ovvero i "cuccioli" frutto dell'albero della vita. Rosa è cantante dei Due Mondi, mai ammiccante, mai ridondante, sempre essenziale e profonda. Giovanni è bossa, preciso e rispettoso di valori musicali antichi. La loro scommessa è vinta con cuore, estro, eleganza e rigore. "Madrigal" è una piccola, grande gemma. (Antonio Forni)

Musicisti:

Jaques Morelenbaum, Marco Ponchiroli, Silvio D’Amico, Beppe Costantini, Roberto Rossi, Domenico Santaniello, André Mehmari, Paula Dias de Brito, Marina Dias Teixeira, Rosa Emilia e Giovanni Buoro.

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Rosa Emilia Dias FUNDAMENTAL  2013

 

Che un brasiliano perda i contatti con la propria terra madre è cosa rara, se non impossibile, e Rosa Emilia Dias non fa eccezione. Giunta in Italia alla fine degli anni ottanta, infatti, la cantante brasiliana ha sempre tenuto viva la sua anima verdeoro attraverso la musica e il canto. Ed è proprio da questo forte legame con le origini che nasce il disco Fundamental, prodotto insieme al chitarrista Giovanni Buoro.Il lavoro è un ritorno alle origini, alle fondamenta di una cultura musicale prolifica come quella brasiliana. Un ritorno a Bahia, terra di origine di Rosa Emilia, a Dorival Caymmi, a Tom Jobim, a Caetano Veloso, e alle loro composizioni affidante al canto sinuoso della brasiliana e alla chitarra dell’italiano. Brani come Sampa, Dindi, O que será, Corcovado vengono proposti in una rilettura “fondamentale”, spogliata di tutto, ma non per questo meno graziosa. Solo voce e chitarra, insomma. Voz e violão. Un’espediente spesso usato dai brasiliani per dare un tono più intimistico all’esibizione. Nel disco di Rosa Emilia, tale l’obiettivo è senz’altro raggiunto. La voce ricca di armoniche di Rosa ricama ogni nota con naturalezza e grazia mentre la chitarra di Buoro sa dare il giusto groove ad ogni composizione.Fundamental sembra essere il titolo più adatto a questo lavoro. Dopotutto, come diceva Jobim, fondamentale è l’amore e l’amore è tutto. Fundamental è l’amore per il Brasile e per la sua musica.

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"Álbum de Retratos - Cacaso-Parceiros e Canções" -2009"

 

Il risultato è intimista e delicato, in sintonia con l’eleganza dei versi di brani come “Eu te Amo”,“Beira Rio” e dello stesso “Álbum de Retratos” Con qualche rara eccezione – è il caso di “Clarão”, assieme ad Olívia Byington – le canzoni non sono fra le più conosciute di Cacaso, offrendo così la possibilità di conoscere qualcosa di più del talento del poeta».

 

«Oltre ad essere un disco con i suggestivi testi del poeta e compositore Cacaso, Álbum de Retratos ha due altri importanti meriti: l’intimità della cantante con l’opera trattata – Rosa Emilia è stata compagna di Cacaso – e la scelta di una strumentazione semplice, sostanzialmente solo pianoforte o chitarra, suonati dagli autori delle musiche (Sueli Costa, Joyce, Nelson Ângelo, Zé Renato e altri)».( FOLHA DE S. PAULO-Luis Fernando Vianna)

 

Scheda Tecnica: Parceiros e Participações Especiais: Silvio D'Amico- Guitarras; Olívia Byington- Voz e Violão Yamaha Silent; Leo di Angilla- Percussões; Sueli Costa- Piano; Zé Carlos Batista- Violão e viola; Filó Machado- Violão; Nando Carneiro- Violões; Nelson Ângelo- Violões e vozes; Sérgio Santos- violão e voz; Joyce- Violão e voz; Zé Renato- Violão e voz.

 

 

Rosa Emília-"Baiana da Guanabara - Canções de Nelson Angelo"- 2004.

 

Nessun titolo avrebbe potuto sintetizzare meglio il senso del nuovo cd e della stessa figura di Rosa Emilia, sensibile interprete baiana vissuta a Rio nel periodo del suo esordio musicale e oggi residente a Venezia. Uscito a sette anni di distanza dal precedente «Nega Rosa», il lavoro si intitola «Baiana da Guanabara», citazione di un brano di Nelson Angelo, a cui è dedicato. E contiene tredici brani firmati del compositore che insieme a Milton Nascimento e ad altri autori ha dato vita a «Clube de esquina», importante sodalizio musicale che ha segnato la storia della musica popolare brasiliana. Autore di brani di successo ripresi dalle icone della Mpb, Nelson Angelo ha spesso collaborato con Cacaso, poeta e paroliere tra i più interessanti, oggi scomparso, ed ex marito di Rosa Emilia. Dieci dei tredici brani contenuti nell'album sono firmati dalla coppia artistica che l'interprete ha visto al lavoro nell`appartamento di Copacabana condiviso con Cacaso durante la propria formazione artistica. Sarà per via dei motivi di carattere affettivo che l`hanno condotta alla scelta del repertorio, sarà per la familiarità con brani che già da alcuni anni costituiscono il clou del suo set dal vivo, sarà per la meticolosa cura che insieme a Cristiano Verardo, chitarrista degli ex-Pitura Freska e attuale marito, ha dedicato alla produzione, ma questo nuovo lavoro di Rosa Emilia non ha qualitativamente nulla da invidiare ai prodotti musicali a cui si ispira. Registrato a Venezia e distribuito dalla Lua Discos, etichetta brasiliana per cui ha inciso lo stesso Angelo, il cd è di quelli che lasciano il segno, grazie anche all`apporto di musicisti di qualità come il pianista Marco Ponchiroli, il bassista Edu Hebling, il batterista Francesco Casale e sessionmen di fama tra cui spiccano i nomi di Marcos Suzano e Jacques Morelenbaum. L`ascolto scorre rapido tra brani dotati di rigore compositivo e di ideale equilibrio tra musica e testo, sottolineati dalla voce di un`interprete in stato di grazia e a proprio agio nel passare da piacevolissimi samba che mettono in luce il suo côte baiano come `A vida leva` e `Dora de novo`, a momenti più meditati, spesso con sfumature jazzate, come `Na subida da ladeira`, `Ilha` e `Ave`. Incuriosisce la versione di `1 x 0`, un classico del grande Pixinguinha di cui Angelo ha scritto il testo, anch`esso in perfetta sintonia con la parte musicale. E in tema di testi, doveroso ricordare quelli di Cacaso, autore di memorabili «poesie rapide» e di queste straordinarie canzoni firmate con Angelo (Uma ilha é um pedaço de terra/Cercada de agua por todos os lados/E vocé é um pedaço de mim/Sem começo nem fim/Sem virtude ou pecado (...)) valorizzate da un`interprete che merita maggiore popolarità e considerazione di quanta non ne abbia avuta finora. ( Musibrasil. net/Fabio Germinario)

 

Musicisti: Beppe Costantini, Cristiano Verardo, Edu Hebling, Eleonora Zanella, Federico Nalesso, Floriano Inácio Jr., Francesco Casale, Franco Cufone, Gilson Silveira, Jaques Morelenbaum, Leo di Angilla, Luca Doso, Marco Ponchiroli, Marco Suzano, Nelson Angelo, Rosa Bittolo Bon, RicardoCosta, Rubinho Jacob, Silvio Damico, Stefano Scutari, Tobia Lenarda e Uccio Gaeta.Scheda tecnica -Produção Artística e executiva - Cristiano Verardo e Rosa EmiliaAssistenza de produzione - Edu Hebling e Marco PonchiroliGravado e mixado no Waterland Music Studio em Veneza por Cristiano VerardoAssistente de estúdio – Tobia LenardaPiano acústico gravado no Estúdio Condulmer de Zerman (TV) por Cristiano Verardo e Maurizio Soranzo .Cello em “Ave de arribação”, violão em “Dora de novo”, pandeiro em “Dora de novo” e “1x0” , saxes em “1x0” gravados no Combo Music de Cláudio Guimarães - Rio de Janeiro.Masterizado por Franco Cufone no Estúdio Housefarm(Arcore)MilanoConceito gráfico - Paula Juchem - fotos – Ruy Teixeira

Revisão de textos - Giovanni de Polli

 

 

 

Nega Rosa- Lux Music Corp., NY-1997 NEGA ROSA è il secondo disco della baiana Rosa Emilia Dias.

 

 

Rosa canta - in portoghese e in italiano - un reggae diverso, leggero ed elegante, allegro e romantico, danzante e sensuale. Il ritmo di Nega Rosa è sofisticato, irresistibile, leggero e animato, così personale che si identifica subito dalle prime note di ogni interpretazione di Rosa. Alcuni brani sono più romantici, altri più ritmati, altri popolari e altri ancora più sofisticati: una canzone italiana degli anni 60, una ballata di Djavan e un classico di Gilberto Gil, tutto si trasforma nel cool reggae di Nega Rosa.Nei miei 40 anni di carriera musicale, rare volte ho avuto l'opportunità di lavorare con una cantante così brava, con una tale soavità e tanta competenza musicale. (Nelson Motta)

 

Scheda tecnica- Titulo – Nega Rosa; Produzione indipendente– Lux Music Corp., NY-1997;Suporte – CDDirezione Artistica- Nelson Motta; Produzione musicale – Cristiano Verardo e Tuta AquinoDesign- Giovanni Bianco/Susanna Cucco; Styling – Costanza Pascolato; Fotografia – Kenneth WillardtMusicisti: Arranjos guitarras e programação de baixo e bateria: Cristiano Verardo;Vocais: Rosa Emilia, Juliana Aquino e Carol Sylvan; Sopros- Sax e arranjos de metais: Zé Luis Oliveira; Trompete e Flughelhorn: Jeremy Adelman; Trombone: Darcy de Seixas; Baixo: Itaiguara Brandão; Percussão: Mauro Refosco; Teclados: Cristiano Verardo e Joey Moskowits; Teclados adicionais: Marco Ponchiroli.

 

 

 

Rosa Emilia- Ultraleve- 1988“ROSA Emilia Machado Dias O Rosa Emilia. O semplicemente Rosa. Rosa canta sorridendo. Ed è un caso sério. Per lei cantare è un stato naturale come respirare o desiderare. Rosa canta perchè la natura canta. Lei canta senza scuse e senza premeditazioni. lei canta per dono e soddisfazione.” (Cacaso).Il mio disco Ultraleve è partito da casa mia, dalla mia intimità, dall’ambiente in cui vivevo a Rio de Janeiro nella metà degli anni ottanta. Ero sposata con il poeta e paroliere Cacaso e fu quasi naturale pensare ad un disco che ritratasse quella ricca convivenza. Tutti i testi del disco sono di Cacaso con la eccezione di “Depois que o Ilê Passar” di Miltão, una specie d’inno nel carnevale di Bahia in quel periodo.Non è stato difficile selezionare il repertorio, alla fin fine, ho scelto quelle canzoni che cantavo già a casa in compania degli amici poi diventati collaboratori. Tra questi compositori c’erano Sueli Costa, Novelli, Nelson Angelo, Jaques Morelenbaum. Ho chiamato alcuni amici per cantare e arrangiare insieme a me alcuni brani: Danilo Caymmi, Marcos Suzano, Sérgio Santos, Muri Costa e Paula Santoro. Abbiamo invitato Moreira da Silva – o Kid Morengueira, a partecipare cantando in duo un samba giocoso chiamato “Deixa o Barraco Rolar” testo mio e di Cacaso nella mia musica con Nelson Angelo.Questo disco è allo stesso tempo innocente e pretensioso. Non pensavo minimamente al mercato, ma credevo cecamente al valore nel tempo della buona musica. Ultraleve è stato fatto da musicisti generosi che credevano in me quando io avevo appena iniziato a cantare. (Rosa Emilia)

 

 

Sheda Tecnica: Produzione independente - Grapho Produções artísticas 1988; Suporte Vinil; Direzione:Rosa e Cacaso; Produzione artistica: Rosa e Cacaso; Copertina: Julieta Sobral; Fotografia: Flavio ColkerMusicisti: Alessandra Milanez, Beto Cazes, Claudio Guimarães, Cristóvão Bastos, Danilo Caymmi, Jaques Morelenbaum, Jorge Simas, Julieta Sobral, Lisieux Costa, Léo Gandelman, Luiz Alves, Marcelo Costa, Marcos Suzano, Moreira da Silva,Mário Séve, Muri Costa, Nelson Ângelo, Novelli, Paula Santoro, Ricardo Costa, Robertinho Silva, Sérgio Costa, Sérgio Santos, Vittor Santos.

 

 

 

 

Renato Sellani e Rosa EmiliaPoesia do Brasil - Philology Jazz - 2006.Buy now Renato Sellani Encontra Rosa Emilia- Poesia do BrasilLa "strana coppia" italo-brasiliana, vista recentemente dal vivo, conferma il valore di una proposta artistica generata dall'incontro di due generazioni e due mondi musicali diversi, consolidata tuttavia da un affiatamento più che decennale. L'impeccabile pianismo di Sellani e la viscerale vocalità di Rosa affrontano e rileggono l'eterna opera jobiniana, con aperture a Barroso ("Aquarela do Brasil"), Buarque ("O que será que será"), Lobo/De Moraes (la strumentale e struggente "Canto triste") e Menescal/Bôscoli ("O barquinho"). Sfida ardua, non in quanto inedita ma perché li espone al confronto con un autore eseguito da tutti. Sfida vinta nell'unico modo possibile, cioè grazie a qualità conosciute e a soluzioni inaspettate. I due scelgono di sfiorarsi senza quasi toccarsi, di allontanarsi e riavvicinarsi. In un botta e risposta tra due atteggiamenti agli antipodi che non viaggiano mai in parallelo ma si intrecciano e si coinvolgono. Non due metà della stessa mela, ma due frutti interi e succulenti, uno mediterraneo, l'altro tropicale. Sellani è jazz allo stato puro, improvvisatore incurante degli schemi e allo stesso tempo fedele depositario della metrica. Rosa canta come sempre dallo stomaco, dai polmoni, dal cuore. In duo o accompagnata da un'orchestra di quaranta elementi, non fa differenza. Quando i due appaiono rapiti ognuno nella propria egocentrica intensità, eccoli ricongiungersi in un punto preciso. Poi tornano a volare, a perdersi e a ritrovarsi. Memorabile la versione anglo-portoghese di "Dindi", particolarmente intense "Insensatez", "Eu sei que vou te amar" e "Vivo sonhando". La loro "Garota" brilla di una bellezza minimalista. Del "Cordovado" scattano un'immagine ariosa e panoramica. Colorano con pennellate di emozione il loro "Retrato em branco e preto". Un album diretto, registrato in un giorno, elegante e caldo, frutto della sostenibile leggerezza dell'estro. (Antonio Forni).

 

 

 

Batuk - Cruzeiro do Sul - Cool D:vision-2006Buy now Batuk on ITunes Store

 

Batuk è la recente identità artistica assunta dalla coppia che costituisce il gruppo creativo H2O, vale a dire la cantante Rosa Emilia, nota ai lettori di Musibrasil e Cristiano Verardo, musicista veneziano ex-Pitura Freska.L’album prende spunto da un analogo disco realizzato dal duo un paio d’anni fa, insieme con Tobia Lenarda, mai distribuito attraverso i canali tradizionali. Rispetto ad altri lavori che cercano di fondere Brasile ed elettronica, oggi presenti sul mercato e fatti per diventare musica di sottofondo, “Cruzeiro do sul” possiede un attributo fondamentale, vale a dire l’anima. Su tutto aleggia l’inconfondibile voce di Rosa, interprete apprezzata in concerto, titolare di alcuni album di spessore, qui anche autrice di testi da cui traspare la sua baianità. Di rilievo gli arrangiamenti di Verardo e Leo di Angilla, intelligenti nell’abbandonarsi a una “lavagem” musicale brasiliana pressoché totale, che toglie loro ogni residua scoria gringa. Aperta dallo sciabordío delle onde del mare, chiusa dal canto della foresta e benedetta dal violoncello di Jaques Morelembaum, la serena “Bem te vi” regala l’illusione del litorale. Piacciono “Sonho tropical”, perfetto esempo di elettrobossa radiofonica (così come la title-track) e la capricciosa “Bossa menina”. Le due tracce succedanee “Yokossi” e “Obaluaê” ci proiettano in pieno “terreiro”. Di straordinaria bellezza troviamo “É dia de sol”, un reggae semplice e mistico. Cristiano è coautore di una traccia che non ha nulla a che vedere con la pur simpatica goliardia dei Pitura. Niente “Pin Floi”, qui a prevalere è l’estasi. Così come in “Quero quero”, di cui “Exmela” è l’ideale proseguimento, con il suo approccio ipnotico dovuto all’uso del berimbau. In “Tarada” crediamo di notare un certo gusto per il jazz alla Metheny, in “Cores” quello per il samba alla Zimbo trio, con una spruzzata di Havana. Un ottimo disco, che si mantiene di alto livello (cosa rara) per tutti gli ottanta minuti della sua durata. Vale la pena seguire questa “Croce del sud”, per un viaggio nell’emisfero australe del nostro cuore. (Musibrasil. net/Antonio Forni).Scheda tecnica:Produção artistica: Cristiano Verardo e Rosa Emilia; Co-produção: Leo Di Angilla ; Arrangiamenti: Cristiano Verardo e Leo Di Angilla; Gravado: Waterland Music Studio – Veneza; Mastering: Franco Cufone - Milão: Copertina: Ivo PerelmanComposizioni originali: di Rosa Emilia( parole e musica), Cristiano Verardo, Tobia Lenarda e Leo di Angilla.Musicisti: Gianluca Ballarin, Marco Ponchiroli, Tobia Lenarda, Cristiano Verardo, Rosa EmiliaBeppe Costantini, Jaques Morelenbaum, Federico Nalesso, Mauro Bonicelli, Edu Hebling e Paolo Brunello.

 

 

 

H2O Productions - "Chill' Heineken" - H2O Productions - 2004

 

L'originalità del Buddha Bar di Parigi, oggi ritrovo di turisti e modaioli della seconda o terza ondata, va ormai esaurendosi, tendendo ad oltrepassare la sottile linea di demarcazione che separa il commerciale dal demodé. Lo stile musicale lanciato dal locale, cioè il cosiddetto “chill out”, rimane, invece, sulla cresta dell’onda. In questo filone si inserisce il lavoro del gruppo creativo composto da Rosa Emilia, da Cristiano Verardo e da Tobia Lenarda, un disco concepito e realizzato per diventare la colonna sonora di innumerevoli happy hour, tra Venezia e Formentera. Il trio firma tutte le composizioni, alcune delle quali strumentali. Si tratta, in questo caso, di musiche d’ambiente il cui scopo è semplicemente ricreare esotiche atmosfere, percussivamente evocate da digitali darbuka mediorientali e sottolineate dalle corde di elettronici sitar indiani. Tra rilassanti nenie e terapeutici sogni di fresche sorgenti, questo ruscello di note, che sembrano venire da terre lontane, durante il suo corso affluisce in specchi d’acqua a noi più familiari e confacenti. Sono gli episodi nei quali è evidenziata la brasilianità di Rosa Emilia ed in cui la sua voce, parafrasando lo slogan usato dal patrocinatore dell’album nella sua ultima campagna, “sounds good”. Coinvolgente è “Muito mais”, dal ritmo contagioso che ricorda “E’ proibido fumar” degli Skank. Divertente “Bossa menina”, con un’introduzione d’archi da musical hollywoodiano ed un testo simpaticamente impertinente. Un momento particolarmente riuscito ci sembra “Hypnoleveza”, in cui suggestioni new age si sposano all’intensità interpretativa di Rosa, la quale, successivamente, canta in inglese l’eterea “Paradise” ed in francese declama alcuni versi di “Yeux vert”. Tuttavia, la nostra personale preferenza va alla traccia iniziale “Sonho Tropical”, moderna elettrobossa che non avrebbe sfigurato all’interno di altri lavori della cantante, di evidente maggior spessore, che abbiamo avuto occasione di recensire. Complessivamente, un disco piacevole, da bere geladinho, tutto d’un fiato. (Antonio Forni)

 

Scheda tecnica:Produzione artistica: Cristiano Verardo e Rosa Emilia; Co-produção: Leo Di Angilla e Rosa Emilia; Arrangiamenti: Cristiano Verardo e Leo Di Angilla; Registrato: Waterland Music Studio – Venezia; Masterizzato: Franco Cufone - MilanoComposizioni originali: di Rosa Emilia( parole e musica), Cristiano Verardo, Tobia Lenarda e Leo di Angilla.Musicisti: Gianluca Ballarin, Marco Ponchiroli, Tobia Lenarda, Cristiano Verardo, Rosa EmiliaBeppe Costantini, Edu Hebling e Paolo Brunello.

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